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INTERVISTA
Autunno tempo di caldarroste
di Enrico Cazzaniga

Vincenzo Samela

Vincenzo Samela al suo banchetto all'Arengario

Autunno: si ripristina l'ora solare, cadono le prime foglie, gli ippocastani dei parchi cittadini liberano dai ricci castagne da composizione plastica con venature e caldi marrone d'ebano. E all'Arengario, ritorna lui, il Vincenzo il simpatico 'baffo" l'uomo insomma delle caldarroste a nostro avviso il migliore "sulla piazza". Nell'angusto abitacolo del suo "Apecar", se ne viene da Sesto S.Giovanni ed occupa la piazzola assegnatagli dal Comune all'angolo strategico Credito Italiano via Italia: attizza il grosso, cilindrico braciere con coperchio forato alimentando sapientemente la brace con carbone di legna ed inizia la prima, delle molte cotture di caldarroste (marroni vero Cuneo, neppure uni. Guasta... provare per credere) che, nel corso della tarda mattinata e del pomeriggio andranno a ruba. Maglione su camicia e pantaloni di fustagno, coppola, grembiule color fondaco, il nostro personaggio porge con cortesia ed una battuta sempre improntata all'ottimismo le sue accattivanti, profumate pepite, non di rado nelle ore di "stanca" un affezionato crocchio dialoga con 1'ambulante come si suol dire "del più e del meno". Vincenzo Samela all'anagrafe, nei giorni di sabato e domenica, quando che il passeggio ed il passaggio raggiungono picchi considerevoli, ha come aiutante sua madre, ultrasettantenne la quale gli passa di mano i famosi "cartoccetti ecologici a doppio marsupio"... alias una tasca per le castagne, l'altra per i gusci, tanto per essere in linea con la raccolta differenziata promossa dall'assessorato e dalla IGM. Personaggio minore certo, ma personaggio "tout-court" Vincenzo alle 19,00 in punto quando che 1'30; dei monzesi D.O.C. inizia ad apparecchiare la tavola "sbaracca" salutato dagli ultimi ritardatari; un colpo al pedale e 1'Apecar riprende Via 'L°-orgazzi, *la Bettola, il Restellone..un modo come un altro per guadagna--''si onestamente pane e companatico lo stress, il caporeparto, il cartellino da timbrare il Samela (che pur ha conosciuto per anni la vita di fabbrica) li ha. Definitivanete cancellati. dalla memoriae e' libero, sotto l'incipiente cielo stellato rese un tantino opalescente dagli ultimi fumi della Sesto industriale


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dicembre 2000